Puntuale e articolata la risposta dell'assessore Segnana e dai suoi collaboratori alle criticità formulate da Anffas. E' stato chiarito innanzitutto che sul piano delle risorse finanziarie non vi sarà alcuna contrazione, che il modello proposto per la determinazione del costo dei servizi prevede specifici incrementi di retta, riconosciuti ai soggetti accreditati, per l’accoglienza di persone con bisogni di tipo sanitario, e differenti modalità di presa in carico e personalizzazione degli interventi a favore delle persone con maggiori e più complessi bisogni di natura comportamentale.
In sostanza il costo del servizio - definito secondo la scheda Sis, validata scientificamente e da tempo in uso presso realtà come Anfass - non è determinato in base all’ente gestore del servizio, ma dai profili di gravità e di conseguente bisogno di supporto manifestati dalle persone con disabilità prese in carico dai servizi.
Ma ciò che è più importante, è stato sottolineato dalla Provincia, è considerare il processo più generale che è stato messo in moto a partire dall’analisi effettuata sui bisogni del territorio, al fine di migliorare e integrare l’approccio socioassistenziale e sanitario e garantire prestazioni omogenee in tutto il Trentino. Un processo che mette al centro i bisogni di ogni singolo utente, e che tutti gli attori coinvolti devono continuare a portare avanti assieme.