L’iniziativa ospitata a Marco di Rovereto, con il coordinamento del dottor Alberto Gabrieli (Trentino emergenza Apss), è parte di un ampio programma di addestramento che coinvolge squadre sanitarie e di protezione civile, e che vede la partecipazione di esperti provenienti da vari Paesi, tutti impegnati nella condivisione di procedure operative e nel miglioramento della gestione delle emergenze.
All’evento di apertura del meeting sono intervenuti, tra gli altri, anche il coordinatore dell’Ufficio gestione delle emergenze del Dipartimento nazionale di Protezione civile, Luigi D’Angelo, la direttrice generale per la Protezione civile e le operazioni di aiuto umanitario dell’Unione europea, Michela Matuella (originaria di Rovereto) e il network leader dei team medici di emergenza dell’Oms, Flavio Salio.
“Queste giornate di confronto sono un’opportunità fondamentale per consolidare la rete di collaborazione tra diversi attori della protezione civile, sia a livello nazionale che internazionale - ha spiegato D’Angelo -. Conoscersi e lavorare insieme è la chiave per affrontare con efficacia le emergenze, rendendo il nostro sistema di risposta più agile e coordinato. L’Italia, da sempre impegnata nel meccanismo europeo di protezione civile, continua a svolgere un ruolo di guida in queste iniziative, facilitando il dialogo e lo scambio tra Paesi e organizzazioni”. Alla luce del sisma che ha colpito il Myanmar, è stato spiegato come l’Italia - in stretta collaborazione con le autorità internazionali - abbia già predisposto squadre di soccorso pronte a intervenire in caso di apertura di corridoi umanitari: “Nonostante le difficoltà dovute alla situazione di instabilità e conflitto, qualora venissero aperti corridoi umanitari, saremo pronti a fare la nostra parte, inviando i mezzi e i materiali necessari a sostenere la popolazione colpita” ha concluso D'Angelo.
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