Nella stessa sede il direttore generale di Apss Antonio Ferro ha illustrato i dati sugli organici che evidenziano “come primo elemento il grande potenziamento della sanità trentina in questo periodo”.
La dotazione teorica, ha riepilogato Ferro, è passata da 890 medici nel gennaio 2019, di cui 846 a tempo indeterminato per una copertura del 95%, a 963 medici nel giugno 2022, di cui 868 a tempo indeterminato (90%). L’aumento delle dotazioni è pari all’8%.
Il personale composto da infermieri, ostetriche, Oss e tecnici di radiologia nello stesso intervallo è passato da una dotazione teorica di 3874 unità, per il 97% a tempo indeterminato (3749 professionisti) a 4223 nel giugno 2022, per il 96% a tempo indeterminato (4054). L’incremento delle dotazioni corrisponde quindi al 9%.
“Complessivamente pertanto sia il personale medico sia quello del comparto sanità per le categorie prima menzionate, a tempo indeterminato, è in numero maggiore oggi rispetto al 2019, anno pre-Covid - ha aggiunto Ferro -. Ciò dimostra che l’Azienda sanitaria è attrattiva e che il progetto per reclutare le operatrici e gli operatori nella nostra sanità sta funzionando. Permangono alcune difficoltà, invece, per il reclutamento di alcuni specifici professionisti quali ad esempio i tecnici di radiologia per alcune sedi periferiche”.