“La nuova ordinanza - così Fugatti - è il frutto dell’analisi dei criteri nazionali e dei criteri applicati dal Trentino, un esame che ci eravamo impegnati a fare con la riapertura delle scuole dalla pausa natalizia. Con il provvedimento abbiamo voluto fare una sintesi tra le due disposizioni”.
Se per gli altri ordini scolastici i criteri rimangono inalterati con la sospensione con i due contagi, per le superiori la norma contenuta nell’ordinanza si discosta da quella nazionale. “In estrema sintesi - afferma Fugatti - permettiamo alla classe di restare in presenza con un contagio in più, che è un vantaggio. Sfruttiamo gli spazi di autonomia all’interno di questi criteri, valorizzando le regole trentine che puntano a promuovere la scuola in presenza, naturalmente nel rispetto delle norme sanitarie per tutelare la salute e contrastare la pandemia”.
Il dirigente Roberto Ceccato ha sottolineato come la situazione della scuola trentina sia al momento sotto controllo: “Per il momento la situazione regge. Siamo evidentemente preoccupati per l’evoluzione dei contagi”. Riguardo allo spazio di autonomia concesso alle scuole, “assieme all’Azienda sanitaria - ha aggiunto assieme a Silva Franchini di Apss - abbiamo stabilito che gli istituti possano procedere a dare indicazioni alle famiglie per sospendere il servizio senza che vi sia un certificato di isolamento dell’Azienda sanitaria”.
Gli insegnanti assenti per Covid sono circa 500.