Una scelta che trova la sua motivazione sui due pilastri portanti e peculiari del sistema trentino: il servizio sanitario provinciale, che garantisce un’assistenza di alto livello con tempi di attesa inferiori alla media nazionale (l’85% dei minori e il 70% degli adulti ottengono una prima visita entro 60 giorni), e la rete di professionisti accreditati. “Grazie a una disciplina specifica – aggiunge Tonina – abbiamo rafforzato la collaborazione con gli studi privati, garantendo standard di qualità e la possibilità di rispondere anche a bisogni complessi. Se sul fronte pubblico stiamo anche investendo per potenziare ulteriormente il personale e le strutture, dal 2024 abbiamo quasi triplicato le risorse dedicate al privato convenzionato, portandole a oltre 300 mila euro, e aumentato il compenso per seduta, così da assicurare un servizio sostenibile e qualificato”.
Risorse, va detto, che sono sempre state ampiamente sufficienti a coprire i bisogni emersi dal territorio. “Guardando i dati riferiti al periodo gennaio-luglio 2025 - precisa ancora Tonina - risulta utilizzato il 40% del finanziamento assegnato, circa 140 mila euro, a fronte di un budget complessivo assegnato pari a 304 mila euro. Nello stesso periodo del 2024 erano stati utilizzati solo 35 mila euro”.
Centrale anche l’accessibilità economica delle prestazioni. Nel servizio pubblico, un ciclo di 8 sedute comporta un ticket di poco più di trenta euro sia per il pubblico che per il convenzionato. “Si tratta – evidenzia Tonina – di importi notevolmente inferiori rispetto a una terapia privata, accessibili a tutti i cittadini senza necessità di ulteriori valutazioni reddituali. È questa la nostra idea di universalità: un servizio vicino alle persone, indipendentemente dalla loro condizione economica”.
“Ribadisco quindi – ancora l’assessore – che non si tratta di una rinuncia, ma di una scelta di responsabilità precisa: costruire in Trentino un sistema stabile, di qualità e capace di garantire benefici concreti e duraturi, piuttosto che affidarsi a misure temporanee e frammentate”.
"Ritengo importante, e colgo l'occasione per farlo, che i cittadini conoscano il valore del nostro sistema di supporto psicologico – conclude Tonina –: a differenza del bonus nazionale, che prevede un iter lungo e non garantisce a tutti l’accesso, in Trentino è sempre prevista una prima valutazione rapida e, se il pubblico non può prendere subito in carico, è possibile rivolgersi a un convenzionato con garanzia di tempi veloci e qualità. Un servizio di cui, credo, dobbiamo essere orgogliosi".
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L'intervista all'assessore Tonina