In questi due anni caratterizzati dalla pandemia è diventato più complicato il lavoro delle terapie intensive, per questo è ancora più fondamentale il consenso dei cittadini alla donazione. In base ai dati del rapporto relativo ai consenti alla donazione, la Provincia autonoma di Trento è al secondo posto con un indice del dono di 70,22/100, pari all'81% consensi, molto al di sopra della media nazionale; tra i comuni con più di 100mila abitanti è appunto Trento ad aver ottenuto l'indice più alto con un punteggio di 70,2/100. Complessivamente nell'ultimo anno sono stati 8.961 le trentine e i trentini maggiorenni che hanno registrato la loro volontà su un'eventuale donazione, e in 7.199 hanno dato l'assenso, pari all'80,3%, mentre l'astensione si è fermata al 36,7%. L'anno scorso il capoluogo era al terzo posto generale. Inoltre, tra i comuni medio-piccoli (5-30mila abitanti), a livello nazionale vince per il secondo anno di fila Primiero San Martino di Castrozza, con un indice di 84,4 e un tasso di consenso dell'88,9%.
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