Su proposta di Michela Bonvecchio, ideatrice del progetto, diverse realtà attive nel panorama trentino hanno deciso di unire le forze: “Il passaparola è troppo lento, e chi si trova ad affrontare un periodo di grande fragilità ha esigenze da soddisfare in breve tempo: dal sostegno psicologico ai trasporti, fino alla riabilitazione e alle tutele dal punto di vista lavorativo” ha spiegato Bonvecchio, spiegando come BussoLà sia “un progetto che da subito ha destato interesse e dimostra l’accoglienza delle istituzioni e del mondo sanitario”. A testimoniarlo, la presenza in conferenza stampa del direttore all’integrazione socio-sanitaria dell’Azienda sanitaria trentina, Elena Bravi.
BussoLà non dà risposte dirette, ma mette in condizione le persone di intercettare chi può dare questo supporto in modo semplice, professionale e competente, senza mai sovrapporsi ai percorsi di cura, ma integrandoli con soluzioni concrete e immediate. Il portale vuole essere anche uno stimolo per chi ha il desiderio di diventare volontario: una cassa di risonanza per le associazioni aderenti.
Nel corso dell’appuntamento di presentazione, sono intervenuti tra gli altri Roberta Casagranda (presidente associazione Pronti Qua) Valentina Cereghini (direttrice Lilt Trentino), Mario Cristofolini (presidente Lilt Trentino), Laura Ravanelli (vicepresidente Lotus - Oltre il tumore al seno), Laura Froner (presidente Fondazione Hospice Trento), Roberto Mosna (presidente Cooperativa Handicrea), Annalisa Ravagni (presidente APS Le ali della coccinella), oltre al presidente della Fondazione Cassa Rurale Alta Valsugana Giorgio Vergot e al presidente della Cassa Rurale Alta Valsugana Franco Senesi.
Scarica il service video > https://shorturl.at/GV489
Rassegna stampa ad uso interno: Articoli da L'Adige e IL T - 11.04.2024