Asuit è il coronamento di un percorso avviato negli ultimi anni con il potenziamento dell’offerta formativa in ambito sanitario e con lo sviluppo della Scuola di medicina e chirurgia. È un ente strumentale della Provincia autonoma di Trento, dotato di personalità giuridica di diritto pubblico e autonomia imprenditoriale e garantisce la gestione coordinata dei servizi sanitari e socio-sanitari su tutto il territorio provinciale. Con Asuit si rafforza in modo stabile l’integrazione tra assistenza sanitaria, didattica e ricerca, attraverso una collaborazione strutturata con l’Università di Trento. Questo modello, già diffuso a livello nazionale nelle aziende sanitarie universitarie, consente di mettere in rete cura, formazione dei professionisti e innovazione scientifica. L’obiettivo è rafforzare la qualità dell’assistenza, sostenere la crescita professionale degli operatori sanitari e promuovere l’innovazione, attraverso un collegamento stabile tra attività clinica, formazione e ricerca.
La ricerca sanitaria assume un ruolo centrale e coordinato, con una governance dedicata e con risorse esplicitamente riconosciute, per rispondere in modo sempre più efficace ai bisogni di salute della popolazione e sostenere lo sviluppo del sistema sanitario provinciale. Asuit adotta quindi un modello organizzativo e di governance integrato, in linea con la normativa nazionale sulle aziende sanitarie universitarie, che prevede nuovi strumenti di raccordo tra attività assistenziali, didattiche e scientifiche (come ad esempio il Comitato di indirizzo). La ricerca diventa una funzione strutturata dell’Azienda, con un responsabile scientifico nominato d’intesa con l’Università. Accanto ai dipartimenti assistenziali, Asuit prevede la costituzione di Dipartimenti ad attività integrata (Dai), pensati per favorire il raccordo diretto tra cura, insegnamento e ricerca.
Dal 1° gennaio 2026 Asuit subentra all’Apss in tutti i rapporti giuridici, assicurando piena continuità dei servizi, del personale, dell’organizzazione e dell’accreditamento istituzionale. Per cittadini e utenti non cambia l’accesso alle cure né l’impegno quotidiano dell’Azienda nel garantire servizi sanitari e socio-sanitari di qualità su tutto il territorio provinciale.
La costituzione di Asuit si fonda su un protocollo di intesa tra Provincia autonoma di Trento e Università di Trento, che definisce le modalità di collaborazione tra Asuit e Università di Trento nelle attività di assistenza, didattica e ricerca. Il protocollo rappresenta lo strumento cardine per garantire un’integrazione strutturata, stabile e trasparente tra il sistema sanitario provinciale e il mondo accademico. L’Azienda adotterà poi un nuovo atto aziendale, che definirà l’organizzazione e il funzionamento della nuova Azienda sanitaria universitaria integrata, garantendo continuità dei servizi e coerenza con la programmazione provinciale.
Con il nuovo nome nasce anche una nuova identità visiva, pensata come un ponte tra passato e futuro, capace di unire solidità istituzionale ed eccellenza accademica. Il logo Asuit richiama i valori condivisi di Apss, Università di Trento e Provincia autonoma di Trento ed è concepito per rappresentare un ente moderno, affidabile e orientato al progresso. La sua forma deriva da una composizione modulare che integra i valori fondativi di Asuit - assistenza, ricerca, innovazione e coesione territoriale - attraverso una reinterpretazione contemporanea di tre simboli presenti negli stemmi degli Enti: l’aquila, il fuoco e il sole. Elementi che, fusi in una croce simbolo universale della sanità, evocano continuità, protezione, forza vitale e radicamento nel territorio, anche attraverso i colori che richiamano quelli dei tre Enti.
«Il passaggio ad Asuit – ha evidenziato il direttore generale di Apss Antonio Ferro – rappresenta un’evoluzione importante per la sanità trentina: un modello che è un unicum sul territorio nazionale e che ha nel proprio DNA l’integrazione tra assistenza sanitaria, formazione e ricerca. Questo binomio tra Università e sanità è una grande ricchezza per il Trentino, perché investire in ricerca e formazione significa mettere a disposizione dei cittadini innovazione, qualità delle cure e competenze sempre più avanzate. L’ingresso strutturato dell’Università non modifica la nostra priorità: l’assistenza resta e continuerà a essere centrale. Asuit nasce per rafforzarla, non per allontanarla dai bisogni delle persone. Al centro di questa organizzazione ci sono prima di tutto le donne e gli uomini che ogni giorno lavorano nei nostri servizi: 3.000 infermieri, 1.200 operatori socio-sanitari, 1.500 professionisti dell’area tecnica, 1.000 amministrativi, 820 tecnici, 1.310 medici e veterinari, 23 professori. Sono loro la colonna portante che garantisce ogni giorno il funzionamento del sistema sanitario provinciale. Nel 2025 registriamo un dato significativo e in controtendenza rispetto alla situazione nazionale: a fronte di 501 cessazioni, sono state effettuate 715 assunzioni, con un saldo positivo di 214 unità. Un risultato importante, che dimostra la capacità di attrarre e trattenere professionisti. In particolare, si registra un saldo positivo di 56 medici e 163 unità di altro personale, mentre per il comparto infermieristico il dato è sostanzialmente in equilibrio. Resta aperta, come in tutta Italia, la sfida legata alle professioni sanitarie e infermieristiche, su cui continuiamo a investire. In questa direzione si inseriscono anche le iniziative condivise con l’Assessorato, in particolare la chiusura dei nuovi contratti, che rafforzano la componente economica ma soprattutto introducono maggiore attenzione alla conciliazione tra lavoro e vita privata. Sono previste inoltre misure specifiche di sostegno per alcuni territori considerati “più disagiati” con forme di supporto economico dedicate».
«L’integrazione tra Università e Azienda sanitaria è un passaggio storico per il Trentino – ha sottolineato il Rettore Flavio Deflorian. Con la Scuola di Medicina e le prime scuole di specializzazione abbiamo avviato un dialogo tra università e sistema sanitario provinciale e gettato le basi per costruire un percorso solido. Ora con la nuova Asuit non vogliamo creare solo una struttura, ma un modo di "fare insieme": uniamo ricerca, formazione e assistenza in un percorso corale. Il successo della Scuola di Medicina dipende però dalla nostra capacità di coinvolgere tutto il personale medico, infermieristico e sanitario in un progetto comune insieme al corpo accademico. La sfida dei prossimi anni è tradurre questa sinergia in cure migliori e servizi d’eccellenza per tutti i cittadini».
«Oggi è insieme un punto di arrivo e un punto di partenza: il risultato di un percorso importante nato con il Corso di Laurea magistrale in medicina e chirurgia, che ha saputo rendere Trento attrattiva e credibile, e al tempo stesso l’inizio di una nuova fase che dimostra la capacità del sistema trentino di affrontare le sfide della sanità del futuro. Vogliamo rafforzare una sanità di prossimità, territoriale e umana, valorizzando le nostre eccellenze e mantenendo i servizi sul territorio, anche in un momento complesso, stiamo investendo per questo nei nostri ospedali territoriali, nel nostro sistema sanitario – sono state le parole del presidente Maurizio Fugatti, che ha ringraziato il direttore generale Ferro e con lui tutta l’Azienda per l’impegno forte nel mantenere i servizi sul territorio –. Attraverso la nuova Asuit rafforziamo un modello di sanità vicino alle persone, capace di tenere insieme la specificità del Trentino e una visione complessiva del sistema, investendo sulla sanità territoriale e sui punti di eccellenza. Il percorso del nuovo ospedale sta procedendo e l’obiettivo è arrivare entro la fine di gennaio al progetto di fattibilità economica. La cittadella della salute, con la facoltà di Medicina al suo interno, sarà un elemento di forte attrattività per i giovani professionisti sanitari», ha concluso il presidente Fugatti ringraziando anche l’assessore Mario Tonina e la consigliera provinciale Stefania Segnana, presente in sala, per l’impegno nella passata legislatura.
«È un momento importante ed è giusto celebrarlo come coronamento di un percorso avviato nella scorsa legislatura e completato in questi due anni con l’approvazione del disegno di legge sulla Asuit, che ha trovato in Consiglio provinciale una condivisione ampia e trasversale, senza voti contrari. È stato un lavoro di squadra, che ha visto il contributo della Giunta, del Consiglio e della Commissione, e che prosegue ora con il protocollo di intesa approvato preliminarmente venerdì e al prossimo passaggio in Commissione», queste le parole dell’assessore provinciale alla salute e politiche sociali, Mario Tonina. «Il ddl Asuit è un unicum in Italia – ha proseguito Tonina – e valorizza fino in fondo il ruolo del territorio, nel quale crediamo molto: dall’avvio dell’operatività dal primo gennaio siamo convinti che saprà garantire le peculiarità della nostra Provincia e aumentare ulteriormente l’attrattività del sistema, anche ampliando le opportunità di studio per i nostri giovani. In una fase complessa per la sanità, questa rappresenta per il Trentino una grande opportunità, grazie anche al contributo dell’Università e della ricerca. Non ci saranno più mondi separati, ma una reale integrazione che valorizza il personale, crea opportunità di crescita e innalza gli standard: l’ingresso dei docenti e dei ricercatori universitari sarà un supporto e non una sovrapposizione. È una sfida ambiziosa che possiamo vincere solo insieme, mettendo al centro le persone – pazienti e professionisti – e dimostrando, con i risultati, il valore della nostra autonomia speciale. E in questo momento la politica vuole essere protagonista e vigilare e coordinare questi percorsi», ha concluso Tonina ringraziando anche il dirigente generale del Dipartimento organizzazione, personale e innovazione della Provincia, Luca Comper, presente in sala, il precedente dirigente del Dipartimento salute, Antonio D’Urso, e l’attuale Andrea Ziglio, nonché le tante persone del Dipartimento salute che hanno lavorato per questo obiettivo, fra cui la dirigente del Servizio politiche sanitarie e per la non autosufficienza, Monica Zambotti, con la direttrice dell'Ufficio organizzazione dei servizi, Marta Legnaioli, presenti in sala.
«Il via all'ASUIT rappresenta un momento di grande rilievo non solo per il sistema dell’assistenza sanitaria trentina, ma anche per il sistema universitario e per la formazione dei medici e dei professionisti sanitari. È un punto di svolta per un’Azienda sanitaria integrata che diventa sempre più forte nei campi della ricerca e dell’innovazione. L’integrazione tra università e assistenza consente di garantire un livello formativo molto elevato, pienamente compenetrato con l’attività sanitaria, mentre la ricerca diventa un elemento centrale e strutturale della nuova Azienda. In questo modello il ruolo della Provincia, quello dell’Azienda sanitaria e dell’Università si integrano per far crescere competenze e qualità della ricerca, con l’obiettivo di elevare ulteriormente la qualità dell’assistenza, della formazione del personale e del capitale umano, creando nuovo valore per tutto il sistema trentino», questo il pensiero del vicepresidente Achille Spinelli.
«La nascita della ASUIT rappresenta un’evoluzione del nostro sistema sanitario e della sua organizzazione. Il fulcro di questo cambiamento è l’integrazione: tra assistenza, didattica e ricerca, in una prospettiva in cui ogni professionista è chiamato non solo a curare, ma anche a formare e a innovare. Un secondo elemento chiave è la dimensione territoriale: non un policlinico che si trasforma in azienda, ma un’azienda a forte vocazione territoriale che si integra, valorizzando il ruolo e la specificità di ogni struttura ospedaliera e dei servizi sul territorio. Si inserisce tra l’altro in un riordino complessivo che mette al centro percorsi assistenziali integrati, le Case della Comunità e un modello di sanità sempre più orientato all’integrazione sociosanitaria», afferma il direttore del Dipartimento provinciale salute, Andrea Ziglio.
(vt, at)
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Presidente fugatti
Vicepresidente Spinelli
Assessore Tonina
Antonio Ferro Direttore generale APSS Trento
Andrea Ziglio Dirigente generale Dip. salute e pol. sociali
Deflorian Flavio Rettore Università degli studi di Trento