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COS’È IL DIABETE TIPO 1
Il diabete mellito tipo 1 (o insulinodipendente) è una malattia autoimmune, più frequente in età pediatrica che adulta, ed è dovuto alla distruzione delle beta cellule del pancreas, quelle che producono insulina. La distruzione è dovuta a degli auto-anticorpi in soggetti che spesso sono geneticamente predisposti.
L’insulina è quell’ormone che abbassa lo zucchero nel sangue (glicemia), e se questo ormone diventa carente si possono raggiungere valori di glicemia > 200 mg/dL nel sangue, fino ad arrivare anche a valori molto elevati.
La terapia è l’insulina sottocute, somministrata attraverso iniezioni con le penne o con pompe dette microinfusori o pancreas artificiali.
FALSI MITI: Il diabete tipo 1 non è dovuto alla scorretta alimentazione. Non è contagioso.
ANCHE I BAMBINI POSSONO AVERE IL DIABETE?
Sì, a partire dai 6-9 mesi di vita. Nella nostra Provincia ogni anno ci sono circa 15-20 bambini che si ammalano di diabete tipo 1, e il Centro di diabetologia pediatrica segue circa 250 bambini e ragazzi.
SPESSO NON CI SI PENSA E LA DIAGNOSI È TARDIVA
Purtroppo ancora oggi non è possibile prevenire la patologia, ma si può evitare che la diagnosi sia tardiva, cioè che il bambino arrivi in ospedale in uno stato di chetoacidosi, che se grave può essere causa di edema cerebrale con conseguenze neurologiche importanti.
Nella nostra Provincia, come in gran parte d’Italia, il 35-40% dei bambini arriva alla diagnosi in chetoacidosi e questo oltre a essere un pericolo nell’immediato fa sì che la riserva di beta cellule rimaste sia esigua per poi garantire una gestione con maggior stabilità della patologia. Negli stati o regioni con maggior frequenza di diabete, c’è meno chetoacidosi perché i genitori e i sanitari hanno una maggior consapevolezza del diabete tipo 1.
COME POSSO ACCORGERMI CHE IL MIO BAMBINO HA IL DIABETE?
Sete eccessiva, bisogno più frequente di fare pipì (anche di notte), come anche un improvviso calo di peso possono essere i sintomi iniziali di questa patologia.
Basta una goccia di sangue per misurare la glicemia in farmacia o dal medico curante. In caso di riscontro di valori maggiori di 200 mg/dL, o con la presenza di zucchero nelle urine, si rende necessario un approfondimento urgente in Pronto soccorso pediatrico.
Link utili:
Società italiana di endocrinologia e diabetologia pediatrica - SIEDP