La due giorni al Paladolomiti spazia a 360 gradi toccando temi di grande attualità come il turismo sostenibile, la sanità pubblica nelle zone alpine, le implicazioni del cambiamento climatico sulle strutture ricettive di montagna, le problematiche dei rifugi alpini, la montagna inclusiva, la sicurezza sulle piste di sci e la sicurezza dei lavoratori nelle aree alpine.
Dopo la pandemia la montagna è diventata una meta molto più frequentata rispetto al passato, perché considerata un ambiente salutare e fonte di benessere. Ma frequentare la montagna significa muoversi in un territorio spesso sconosciuto e a volte insidioso, che deve essere affrontato con le giuste precauzioni e accortezze, specie per i neofiti, gli anziani, i bambini, oppure per le persone affette da malattie croniche o con disabilità. La montagna è anche un patrimonio naturale, la cui salvaguardia spetta a tutti, residenti e turisti, e il suoi delicati equilibri impongono scelte sempre più coraggiose. In questo delicato ecosistema i rifugi alpini con i loro gestori rappresentano un cardine essenziale e imprescindibile per il turismo in montagna e la vita dei suoi abitanti, essendo culla della storia dell’alpinismo, luogo di conservazione del patrimonio culturale e delle tradizioni di montagna, nonché esempio di turismo sostenibile.