Cos'è
Il Centro regionale trapianti è la struttura organizzativa presente in Provincia di Trento come in ogni altra regione italiana. Suo compito specifico è coordinare le procedure di donazione-trapianto, garantendo il costante e accurato controllo di qualità mediante l’applicazione di procedure di sicurezza e osservando le indicazioni nazionali.
Nonostante ci siano solo un medico e un infermiere, garantisce la sua attività h24 per 365 giorni all’anno:
- coordina e supporta l’attività di donazione nelle rianimazioni trentine;
- è referente e aiuto in caso di donazione di tessuti, da cadavere o da vivente;
- controlla, attraverso la consultazione del SIT, se il deceduto abbia rilasciato una dichiarazione di volontà in merito alla donazione di organi e tessuti;
- coordina le attività di raccolta del sangue cordonale presso i punti nascita degli ospedali del SOP;
- effettua elaborazione, controllo, trasmissione dati relativi all'attività di prelievo e trapianto di organi e tessuti in ambito aziendale e regionale;
- promuove la formazione in materia di donazione di organi, tessuti e cellule nelle strutture sanitarie del territorio trentino;
- promuove l’attività di informazione, educazione sanitaria e crescita culturale in materia di donazione d'organi nella popolazione;
- collabora con le Associazioni del Volontariato operanti nel campo della donazione e del trapianto di organi, tessuti e cellule;
- coordina il trasporto dei campioni biologici, delle équipe sanitarie e degli organi, dei tessuti e delle cellule da e per gli ospedali APSS;
- si relaziona con le Banche dei tessuti preposte alla conservazione e distribuzione di tessuti e cellule in caso di donazione o di innesto tissutale;
- collabora con le altre regioni e con il CNT per garantire la condivisione di programmi, progetti e obiettivi.
La dichiarazione anticipata di volontà: cos’è, come farla e dove andare?
Tutti i cittadini maggiorenni che desiderano dichiarare la propria volontà, positiva o negativa, alla donazione di organi e tessuti possono farlo scegliendo una tra le varie modalità previste dalla legge.
Le possibilità sono tre: non esprimere alcuna volontà, esprimere la volontà di donare ed esprimere la volontà di non donare.
Chi esprime la volontà a donare gli organi dopo la propria morte potrà salvare persone affette da malattie che non hanno nessuna cura se non il trapianto. Potrà inoltre permettere il recupero della vista a persone affette da alcune lesioni oculari o risolvere altri problemi di salute che non hanno nessun’altra opzione terapeutica.
Sono molteplici le modalità per dichiarare la propria volontà:
- aderendo alla proposta di dichiarazione fatta al momento del rinnovo della carta d’identità presso gli uffici anagrafe dei comuni trentini (ha aderito oltre il 95% dei comuni);
- compilando il modulo presso l’Azienda provinciale per i servizi sanitari;
- se favorevoli alla donazione, dichiarandolo all'AIDO (Associazione Italiana Donatori di Organi, Tessuti e Cellule) tramite la pagina web Esprimi il tuo sì (con SPID o firma certificata) oppure firmando l'atto olografo dell'AIDO;
- compilando e firmando il Tesserino Blu consegnato dal Ministero della salute oppure le tessere distribuite dalle associazioni di settore;
- scrivendo su un foglio libero la propria volontà: vanno inseriti i dati anagrafici, la data e la firma e il foglio va custodito fra i documenti personali.
È sempre possibile cambiare idea sulla donazione perché fa fede l’ultima dichiarazione rilasciata in ordine di tempo. Per aiuto o chiarimenti ci si può rivolgere al Coordinamento Trapianti PAT (telefonicamente chiamando +39 0461 903117 o +39 0461 903740 oppure scrivendo a coordinamentotrapianti@apss.tn.it) o anche al proprio comune di residenza.
È possibile trovare informazioni utili anche sui seguenti siti:
Centro Regionale Trapianti della Provincia autonoma di Trento
Ministero della salute - Trapianti
Ambulatori trapianti
Trapianti pediatrici: reparto di riferimento in cui il bambino è seguito per la specifica patologia.
Altri trapianti: reparto di riferimento in cui il paziente è seguito per la specifica insufficienza d’organo.