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Unità operativa psichiatria - Distretto nord

(Valle di Non, Valle di Sole, Rotaliana - Konigsberg, Paganella, Valle dei Laghi, Territorio Val d'Adige)

L’Unità operativa psichiatria previene e cura i disturbi psichici tramite interventi diversificati - in ambulatorio, a domicilio, in ospedale, in strutture diurne e residenziali - rivolti alle persone singole e alle loro famiglie.

Struttura Complessa

Cosa fa

La missione strategica del Servizio di salute mentale di Trento, la sua ragione d'essere è:

  • realizzare interventi di assistenza alle persone affette da disagio psichico nelle aree della prevenzione, della cura e della riabilitazione e soddisfare al più alto livello possibile le legittime esigenze e aspettative di qualità di vita di utenti e familiari.
  • assicurare e migliorare continuamente sicurezza, tempestività, efficacia, equità, efficienza dei servizi erogati e promuovere la centralità dell'utente e dei suoi familiari.
  • Ispirarsi ai principi della psichiatria italiana di comunità e adottare la filosofia del "fareassieme".  

La visione strategica del Servizio salute mentale di Trento, la sua ragione d'essere futura è modellare le proprie strutture e i propri processi assistenziali sui principi e sulle pratiche del fareassieme.
Fareassieme significa: credere che tutti possediamo un sapere. Per gli operatori deriva da un percorso professionale, per gli utenti e i familiari dall'esperienza acquisita convivendo con il disturbo psichico. Dal rispetto, dal riconoscimento e dall'integrazione di questi due saperi aumenta il sapere collettivo; credere nel valore della responsabilità personale. Per tutti, anche per la persona che vive le più grandi difficoltà, investire in responsabilità significa investire in salute e benessere; credere che il cambiamento sia sempre possibile. La sofferenza psichica è un evento della vita che possiamo affrontare e superare; credere che ognuno abbia delle risorse e non solo dei problemi. Tutti, se ci guardiamo dentro, possiamo scoprirle e imparare a valorizzarle al meglio.

Le pratiche del Servizio di salute mentale di Trento in questi ultimi dieci anni hanno  privilegiato nettamente una logica delle funzioni rispetto alla logica “muraria” tradizionale. Da qui la proposta di riferire le attività a quattro aree fondamentali, intese come luoghi e gruppi di lavoro, riferite alla tipologia di funzione:

  • area dell’accoglienza, intesa come punto di riferimento per ogni tipo di richiesta concernente situazioni di disagio psichico, siano esse “nuove” o già seguite;
  • area della criticità, dove viene accolta la persona e la sua famiglia, in una situazione di crisi,  al fine di dare ascolto, individuare l’intervento ottimale e porlo in essere. Operativamente significa organizzare in modo unitario e all’interno di una stessa articolazione luoghi tradizionalmente separati come Centro di salute mentale, Centro diurno e Day hospital, Servizio psichiatrico di diagnosi e cura;
  • area della presa in carico nel tempo, dove viene garantita la continuità assistenziale, costruito e monitorato il percorso di cura, e assicurata la referenza unica e costante nel tempo;
  • area della riabilitazione e delle attività di rete ed empowerment, dove vengono garantite e integrate al meglio le risposte ai tre bisogni primari abitare/lavoro/socialità e dove sono promosse variegate esperienze e attività strutturate di empowerment di utenti, famigliari e cittadini attivi.

Servizi

Assistenza psichiatrica

L’assistenza psichiatrica è un servizio fornito dall’Azienda sanitaria e di cui i cittadini possono usufruire in caso di necessità.

Ulteriori dettagli

Invito alla vita

Progetto di prevenzione del suicidio che si occupa di sensibilizzare e formare su questo tema e di sostenere i cittadini in difficoltà e le persone che hanno perso un loro caro per suicidio.

Ulteriori dettagli

Ulteriori informazioni

Centro di salute mentale

Il centro di salute mentale è il punto di riferimento per ogni tipo di richiesta. Vi si può accedere liberamente o con la richiesta del medico di medicina generale. L’accesso telefonico o di persona è diretto e l’appuntamento richiesto verrà fissato entro massimo 15 giorni dalla data della richiesta. In caso di urgenza, si garantisce in giornata l’ascolto della richiesta da parte degli operatori del centro di salute mentale e la visita medica.
Modalità di ricevimento degli informatori scientifici: gli  informatori vengono ricevuti presso gli ambulatori medici dell'Unità operativa psichiatria - piano terra corpo B  - l’ultimo martedì del mese, dalle 14.30 alle 16.30.

Servizio psichiatrico di diagnosi e cura (SPDC) no restraint - Trento

Il Servizio psichiatrico di diagnosi e cura (SPDC) è un reparto ospedaliero che accoglie persone in uno stato di sofferenza psichica acuta. Esso lavora in sinergia con il Servizio territoriale (CSM) al fine di promuovere una continuità terapeutica riabilitativa. Il nostro agire si basa sui principi di no restraint e recovery oriented. Il no restraint è un approccio che si impegna a evitare il ricorso ai mezzi di contenzione fisica, privilegiando il contenimento relazionale e prevede l’apertura delle porte del reparto (dalle 9.00 alle 19.00). In condizioni di particolare criticità (emergenze cliniche o ambientali), gli operatori di reparto possono chiudere temporaneamente la porta, impegnandosi a riaprirla il prima possibile.
L’approccio recovery oriented si basa sulla partecipazione attiva del paziente al proprio percorso di cura in quanto protagonista, valorizzandone le risorse e favorendone la responsabilizzazione in un clima di fiducia e speranza.

Struttura di reparto
Il SPDC si trova al piano terra dell’Ospedale Santa Chiara. È dotato di 14 posti letto, suddivisi in sette camere dotate di servizi igienici. Il SPDC dispone di alcuni spazi comuni (sala da pranzo, giardino, spazio aperto e stanza attività riabilitative). Altri spazi sono riservati al personale (ambulatorio infermieristico, ambulatori medici, cucina).

L’equipe del reparto
Il gruppo di lavoro multiprofessionale è composto da medici psichiatri, infermieri, tecnici della riabilitazione psichiatrica, educatori, operatori socio sanitari e un coordinatore professioni sanitarie. È presente inoltre la figura dell’UFE (utente familiare esperto), dal lunedì al
venerdì, dalle 8.30 alle 16.30 che offre vicinanza e sostegno a partire dal proprio sapere esperienziale. Il medico è presente in reparto dalle 8.30 alle 17.00 dal lunedì al venerdì.

La cura
La cura prevede un approccio integrato attraverso interventi psico-educativi, riabilitativi e farmacologici. Tutte le attività svolte sono finalizzate a promuovere il recupero del benessere psicofisico del paziente e il suo rientro nel proprio contesto sociale e familiare nel più breve tempo possibile. A ogni paziente viene assegnato un medico di reparto a cui far riferimento per i colloqui individuali. Particolare importanza viene data anche ai momenti informali che si concretizzano in relazioni interpersonali di qualità, volte a sostenere la persona in difficoltà e ad incoraggiarla a riprendere il governo dei propri progetti in un clima di ascolto partecipato.

Attività riabilitative
Viene garantito un programma settimanale di attività riabilitative (disponibile in bacheca), che può variare nel tempo e comprende: Terapia cgnitivo comportamentale (TCC), Gruppo recovery, interventi assistiti con gli animali, riunioni con redazione Liberalamente, psico-educazione, attività espressivo-manuali, ginnastica, trattamenti shiatsu, giocoleria, gruppo musica e cinema. Durante il ricovero viene proposta al paziente la compilazione della Lettera recovery: uno strumento utile per aiutare la persona a riflettere sulla crisi come opportunità per trovare strategie e risorse personali per affrontare futuri momenti di difficoltà. Il progetto terapeutico può prevedere la frequenza ad attività esterne al reparto e uscite dell’utente da solo o accompagnato da familiari e operatori.

La famiglia
I famigliari, o le persone di riferimento, sono un tassello importante per favorire il percorso di recovery durante l’ospedalizzazione. In alcuni casi potrebbe esserne richiesta una presenza attiva in reparto. I famigliari possono incontrare il curante previo appuntamento telefonico.

Orari di visita
dal lunedì al sabato : 14.30-16.00 e 18.00-20.00
la domenica : 10.00-12.00, 14.30–16.00 e 18.00-20.00
In alcuni casi, per motivi clinici e sempre nell’interesse del paziente, può essere utile o necessario concordare con medici ed operatori numero e durata delle visite. Non è consigliato l’ingresso in reparto ai bambini di età inferiore ai 12 anni. Il personale valuterà l’accesso in area riservata o altre modalità idonee per favorire eventuali visite da parte di minori.

Pasti
I pasti possono essere scelti personalmente attraverso l’ordinazione effettuata con un assistente della cucina, che si presenta in reparto tutte le mattine. Attenzione: le ordinazioni fatte valgono per il giorno successivo.
ORARI PASTI
ore 8.00 - prima colazione
ore 12.30 - pranzo
ore 18.30 – cena
Il reparto offre ai pazienti una merenda alle 16.00 su richiesta.

Svago
Sono disponibili in reparto quotidiani locali e il mensile Liberalamente, giochi da tavola, un calcio balilla, una cyclette e una chitarra. All’interno dell’ospedale c’è un bar.

Intermediazione
L’ospedale fornisce un servizio di mediazione linguistico-culturale per i ricoverati con difficoltà a esprimersi in lingua italiana.

REGOLE DI REPARTO E CONSIGLI UTILI:
Nel momento dell’ingresso in reparto il personale effettua un controllo degli oggetti personali del paziente ritirando oggetti taglienti, vetro, farmaci, lattine e altri oggetti potenzialmente pericolosi.
In reparto non è tollerata nessuna manifestazione di violenza o aggressività verso il personale, pazienti o famigliari.
Il reparto non risponde di furti o smarrimenti. Per questo motivo si invita il paziente a non aver con sé oggetti di valore. In infermeria è presente uno spazio dove è possibile depositare piccoli oggetti e cifre contenute (fino ad un massimo di 10 €).
È consigliabile tenere solamente gli effetti personali necessari, che non vengono forniti dall’ospedale, come: spazzolino, dentifricio, sapone, biancheria personale, pigiama, pantofole e asciugamani.
È severamente vietato fumare all’interno del reparto. Fa eccezione lo spazio aperto presente in fondo al corridoio dove sono presenti degli accendi sigari elettrici a muro.
Dalle ore 22.00 alle 7.30 si raccomanda di rispettare il silenzio per favorire il riposo di tutti i ricoverati.
È severamente vietato effettuare foto, video, riprese e audio registrazioni all’interno del reparto.
L’uso di apparecchiature elettroniche va concordato con il personale al momento del ricovero (il reparto non dispone di connessioni wifi per gli utenti).
È consentito l’uso del cellulare personale se usato in maniera adeguata. La ricarica del cellulare deve essere effettuata in infermeria, preferibilmente durante l’orario notturno. È sempre consentito a famigliari o persone di riferimento chiamare al numero di reparto in caso di necessità. Su richiesta del paziente, e dopo valutazione da parte di operatori e medici, può essere concesso l’uso del telefono di reparto per effettuare telefonate private di breve durata.
È richiesto ai pazienti un atteggiamento rispettoso della privacy degli altri degenti.
È vietato entrare nelle stanze di altri pazienti.
Per un rispetto di sé e degli altri, si invitano i pazienti ad avere un vestiario pulito e decoroso.
Di norma, per facilitare una reciproca conoscenza tra personale e utente, non sono previste uscite nelle prime 48 ore dopo l’ingresso in reparto. In seguito si potranno concordare permessi di uscita all’interno o all’esterno dell’ospedale con accompagnamento o meno.